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Riferimenti normativi Homeschooling

- Costituzione, art.30 “è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire, educare i figli. Nei casi di  incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti “.  

- Costituzione, art. 34 “l’istruzione inferiore, impartita per almeno 8 anni, è obbligatoria e gratuita”.   Legge 5 febbraio 1992, n. 104, art. 12 comma 9 Ai minori handicappati soggetti all'obbligo  scolastico, temporaneamente impediti per motivi di salute a frequentare la scuola, sono comunque  garantite l'educazione e l'istruzione scolastica.  

- Decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297, art 111 comma 2: I genitori dell’obbligato o chi ne fa le  veci che intendano provvedere privatamente o direttamente all’istruzione dell’obbligato devono  dimostrare di averne la capacità tecnica od economica e darne comunicazione anno per anno alla  competente autorità.”  

- Decreto Ministeriale 13 dicembre 2001, n.489, art. 2 comma 1 “Alla vigilanza sull'adempimento  dell'obbligo di istruzione provvedono secondo quanto previsto dal presente regolamento:  a) il sindaco, o un suo delegato, del comune ove hanno la residenza i giovani soggetti al predetto  obbligo di istruzione;  

b) i dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado statali, paritarie presso le quali sono  iscritti, o hanno fatto richiesta di iscrizione, gli studenti cui e' rivolto l'obbligo di istruzione”.   Decreto legislativo 25 aprile 2005, n. 76, art 1, comma 4: Le famiglie che – al fine di garantire  l’assolvimento dell’obbligo di istruzione – intendano provvedere in proprio alla istruzione dei  minori soggetti all’obbligo, devono, mostrare di averne la capacità tecnica o economica e darne  comunicazione anno per anno alla competente autorità, che provvede agli opportuni controlli”.  Pertanto, la scuola non esercita un potere di autorizzazione in senso stretto, ma un semplice  accertamento della sussistenza dei requisiti tecnici ed economici.

 

- Legge 27 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 622: “L’istruzione impartita per almeno dieci  anni è obbligatoria ed è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di studio di scuola  secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il  diciottesimo anno d’età “.  

- Decreto legislativo 13 aprile 2017 n. 62 art.23 " In caso di istruzione parentale, i genitori dell’alunna  o dell’alunno, della studentessa o dello studente, ovvero coloro che esercitano la responsabilità  genitoriale, sono tenuti a presentare annualmente la comunicazione preventiva al dirigente  scolastico del territorio di residenza. Tali alunni o studenti sostengono annualmente l’esame di 

idoneità per il passaggio alla classe successiva in qualità di candidati esterni presso una scuola  statale o paritaria, fino all’assolvimento dell’obbligo di istruzione.  

- L’atto che i genitori (o chi ne fa le veci) devono compiere è una comunicazione da inviare al  dirigente scolastico del territorio di residenza. Si tratta di una comunicazione di istruzione  parentale, non di una richiesta. Il distinguo segna un passaggio concettuale e legislativo  fondamentale. Esso implica che il dirigente scolastico non possa né accettare né rifiutare  l’istruzione parentale; né tantomeno concederla, né nessun altro può farlo, trattandosi di diritto  costituzionale.  

- È utile inviare la medesima comunicazione al sindaco del Comune di residenza; questo perché le  due autorità richiamate sono quelle tenute alla vigilanza sull’esercizio dell’obbligo di istruzione dei  giovani, in carico ai genitori o a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale, e di converso la  vigilanza è svolta anche sul diritto/obbligo all’istruzione che i giovani stessi hanno.

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